FAQ

Frequently Asked Questions!

Sei proprietario di un alloggio turistico o vuoi diventarlo e hai bisogno di saperne di più sulle pratiche burocratiche? Le nostre FAQ possono venirti in aiuto.

General

Ho una casa che vorrei affittare per brevi periodi in forma NON imprenditoriale. Cosa devo fare?
Per poter avviare la locazione per brevi periodi occorre innanzitutto richiedere il CIR (Codice Identificativo Regionale). La procedura varia da Regione a Regione e addirittura da Comune a Comune. Occorre anche richiedere alla Questura di competenza le credenziali per poter registrare i dati degli ospiti sul sito della Polizia di Stato. Infine, occorrerà anche aprire la propria posizione al Comune per il versamento dell’imposta di soggiorno, qualora sia stata istituita. Quando riceverai gli ospiti dovrai comunicare i loro dati alla polizia, alla regione e al comune.
Ho sentito parlare del CIN. Cosa devo fare?
Il CIN (Codice Identificativo Nazionale) andrà a sostituire il CIR, divenendo quindi un codice a livello nazionale e non più regionale. Al momento non occorre fare nulla, perché il decreto di legge che riguarda gli affitti brevi non è ancora entrato in vigore. Il CIN avrà la stessa funzione del CIR: chi non lo ha o chi non lo espone rischia una sanzione economica che può arrivare fino a 8.000 euro.
Dopo aver registrato il mio alloggio, cosa devo fare quando ricevo gli ospiti?
Nel momento in cui l’alloggio è registrato occorre comunicare i dati degli ospiti alla regione, utilizzando la piattaforma messa a disposizione dalla regione di appartenenza, alla Polizia di Stato, utilizzando la piattaforma ALLOGGIATIWEB, ed al comune, nel caso sia previsto il versamento dell’imposta di soggiorno: in questo caso, ogni comune prevede una procedura diversa per la comunicazione di questi dati.

C.I.R. (Codice Identificativo Regionale)

Quali sono i tempi per ottenere il CIR?
Dipende da in quale comune e/o regione si trova l’alloggio: in alcuni casi il CIR viene rilasciato subito dopo la presentazione della richiesta, in altri casi entro qualche giorno e nella peggiore dei casi entro qualche settimana.Quando riceverai gli ospiti dovrai comunicare i loro dati alla polizia, alla regione e al comune.
Non sono il proprietario, posso comunque richiedere il CIR per l’immobile in questione?
Dipende. Può richiedere il CIR il proprietario o colui che ha un titolo di possesso dell’immobile (ad esempio locatario, usufruttuario, comodatario).
Ho in affitto un immobile che vorrei locare per brevi periodi. Posso richiedere io il CIR?
Sì, il locatario può richiedere il CIR ma nel contratto di affitto deve essere riportata esplicitamente la possibilità di sublocare.
Sono il nudo proprietario di un immobile. Posso richiedere io il CIR?
No, in questo caso non può richiedere il CIR il nudo proprietario, può farlo l’usufruttuario, perché è colui che può disporre del bene.
Il CIR ha una scadenza?
Attualmente non c’è alcuna norma che attribuisca una scadenza al CIR.
Il CIR deve essere indicato anche nel cartello AFFITTASI?
Assolutamente Sì, perchè la norma è abbastanza chiara: tutti gli scritti, gli stampati, i supporti digitali e qualsivoglia tipo di comunicazione anche via internet, ivi inclusi i social media e i siti di promozione e pubblicizzazione e di prenotazione comunque denominati, anche se i server sono posti al di fuori del territorio della UE e qualsiasi altro mezzo utilizzato per la pubblicità, la promozione e la commercializzazione dell’offerta delle strutture sopra citate, devono riportare, oltre alla denominazione e alla tipologia di struttura ricettiva e/o di alloggio per uso turistico, il CIR, in maniera ben visibile e chiara, nelle immediate vicinanze della denominazione e con le stesse dimensioni e carattere della denominazione stessa (13-quater, commi 7 e 8 del D.L. 30 aprile 2019 n. 34).
Lo scopo del CIR è anche lotta all’evasione fiscale?
Assolutamente sì! L’istituzione del CIR in tutte le regioni d’Italia è anche dettato dall’esigenza da parte del legislatore di misure di contrasto all’evasione fiscale. Ciò è espressamente indicato all’art. 1, comma 373, della L. 30 dicembre 2021, n. 234 che modifica un precedente decreto-legge del 2019 (art. 13-quater del decreto-legge 30 aprile 2019, n. 34), che è appunto istituente della banca dati delle strutture ricettive e degli immobili destinati alle locazioni brevi, accessibile all'amministrazione finanziaria degli enti creditori per le finalita' istituzionali.
Qual è il costo per l'acquisizione del CIR
Il rilascio del CIR (Codice Identificativo Regionale) dagli enti regionali non ha un vero e proprio costo ma la procedura per il rilascio prevede una serie adempimenti burocratici fra cui la registrazione dell'alloggio presso il comune e la regione di ubicazione, con presentazione di una serie di documenti non sempre facili da reperire e compilare. Inoltre le procedure previste da regioni e comuni sono spesso assai diverse. Noi possiamo occuparci velocemente dell'acquisizione del tuo CIR, perché sappiamo già come agire sia in ogni comune che in ogni regione d'Italia. Scopri qui il nostro servizio di Acquisizione CIR

C.I.N. (Codice Identificativo Nazionale)

Che cos’è il CIN?
Il CIN è il Codice Identificativo Nazionale istituito dal D.L. 18 dicembre 2023 n. 145, attraverso cui il ministero del turismo identifica ogni alloggio turistico, sia in forma imprenditoriale che non.
Che differenza c’è fra CIR e CIN?
Il CIR è il Codice Identificativo Regionale rilasciato dalla regione di ubicazione dell’alloggio utilizzando la procedura finora utilizzata e che si continuerà ad utilizzare. A decorrere dal momento di effettiva applicazione della norma, sarà ogni regione a generare il CIN aggiungendo al CIR un prefisso alfanumerico fornito dal Ministero del turismo.
La regione in cui è ubicato il mio alloggio turistico non ha ancora istituito il CIR. Cosa devo fare per ottenere il CIN?
Dal momento dell’effettiva applicazione della norma, sarà necessario che il locatore presenti un’istanza telematica al ministero per ottenere il rilascio del CIN.
Quali sono i requisiti che deve possedere un alloggio per poter ottenere il CIN?
Il comma 7 della norma prevede che gli alloggi turistici se gestiti in forma imprenditoriale devono possedere i requisiti di sicurezza degli impianti, come prescritti dalla normativa statale e regionale vigente. In ogni caso, tutte le unita’ immobiliari devono essere dotate di dispositivi per la rilevazione di gas combustibili e del monossido di carbonio funzionanti nonche’ di estintori portatili a norma di legge. Non è ancora chiaro se anche gli alloggi turistici gestiti in forma non imprenditoriale devono possedere questo ultimo requisito dei dispositivi per la rilevazione dei gas e della presenza dell’estintore. Abbiamo chiesto delucidazioni al ministero. Aggiorneremo questo articolo non appena riceveremo chiarimenti in tal senso. Ovviamente per gli alloggi gestiti in forma imprenditoriale non c’è alcun dubbio. Il possesso dei requisiti dell’alloggio deve essere reso mediante dichiarazione sostitutiva ai sensi degli articoli 46 e 47 del D.P.R. 28 dicembre 2000, n. 445, attestante i dati catastali dell’unita’ immobiliare o della struttura e, per i locatori, la sussistenza dei requisiti di cui al comma 7 ovvero della presenza dei requisiti di sicurezza degli impianti, come prescritti dalla normativa statale e regionale vigente e della dotazione essere dotati di dispositivi per la rilevazione di gas combustibili nonché di estintori portatili a norma di legge. Attendiamo ancora chiarimenti da parte del ministero sull’applicabilità o meno agli alloggi gestiti in forma non imprenditoriale.
Quali sanzioni sono previste in caso di violazione della norma sul CIN?
Le sanzioni variano a seconda della tipologia di violazione: Proposta e/o concessione in locazione di immobili privi di CIN: il titolare della struttura o alloggio è punito con la sanzione pecuniaria da euro 800 a euro 8.000, in relazione alle dimensioni della struttura o dell’immobile. Mancata esposizione e indicazione del CIN: il soggetto obbligato è punito con una sanzione pecuniaria da euro 500 a euro 5.000, in relazione alle dimensioni della struttura o dell’immobile, per ciascuna struttura o unità immobiliare per la quale è stata accertata la violazione e con la sanzione dell’immediata rimozione dell’annuncio irregolare pubblicato. Concessione in locazione IN FORMA IMPRENDITORIALE di unità immobiliari ad uso abitativo, per finalità turistiche in assenza dei requisiti di cui al comma 7 primo periodo (cioè in assenza dei requisiti di sicurezza degli impianti, come prescritti dalla normativa statale e regionale vigente): il titolare è punito con le sanzioni previste dalla relativa normativa statale o regionale applicabile. Concessione in locazione IN FORMA SIA IMPRENDITORIALE CHE NON IMPRENDITORIALE di unità immobiliari ad uso abitativo, per finalità turistiche in assenza dei requisiti di cui al comma 7 secondo periodo (cioè in assenza di estintore e di dispositivi per la rilevazione dei gas): il titolare è punito con una sanzione pecuniaria da euro 600 a euro 6.000 per ciascuna violazione accertata (Su questo punto attendiamo dei chiarimenti da parte del ministero) Attività esercitata in assenza della SCIA: il titolare è punito con la sanzione pecuniaria da euro 2.000 a euro 10.000, in relazione alle dimensioni della struttura o dell’immobile.

Portale Alloggiati Web

Quali sono i tempi per ottenere le credenziali per ALLOGGIATIWEB?
Dipende dalla questura di competenza: in alcuni casi e/o in alcuni periodi dell’anno si ottengono nel giro di qualche giorno, in altri casi sono necessari fino a 30 giorni.
È obbligatorio trasmettere i dati alla Polizia?
Assolutamente sì, non trasmettere i dati degli ospiti alla Polizia di Stato è un reato penale.
È obbligatorio utilizzare ALLOGGIATIWEB per comunicare i dati alla Questura?
Sì, da gennaio 2013 è obbligatorio l’utilizzo del sistema telematico (Decreto Ministeriale del M.I. del 07/01/2013). Nel 2018 la normativa viene estesa anche alle locazioni di breve durata.

IMPOSTA DI SOGGIORNO

Devo pagare io l’imposta di soggiorno per i miei ospiti?
In realtà, il proprietario/gestore deve semplicemente versare al Comune l’imposta di soggiorno che avrà già richiesto agli ospiti durante il soggiorno.
A quanto ammonta l’imposta di soggiorno? C’è dappertutto?
L’ammontare dell’imposta di soggiorno varia da comune a comune: ogni comune ha un proprio regolamento. Si paga una cifra a persona per notte fino ad un massimo di notti stabilite dal comune stesso. No, l’imposta di soggiorno è dovuta solamente nei comuni in cui è stata istituita.
Come si paga l’imposta di soggiorno?
Solitamente con Modello F24, ma in molti casi viene istituito un conto corrente comunale su cui versare le somme tramite bonifico bancario.
Devo versare al comune l’imposta di soggiorno ogni volta che ricevo ospiti?
No, ogni comune ha un regolamento, solitamente i versamenti sono dovuti mensilmente o trimestralmente.
Come comunico al comune i dati dei miei ospiti?
Ogni comune utilizza una propria piattaforma per la comunicazione dei dati, in alcuni casi non occorre neanche comunicare i dati, ma semplicemente versare quanto dovuto e fare poi una relazione annuale sul numero dei soggiorni.
Il CIR deve essere indicato anche nel cartello AFFITTASI?
Assolutamente Sì, perchè la norma è abbastanza chiara: tutti gli scritti, gli stampati, i supporti digitali e qualsivoglia tipo di comunicazione anche via internet, ivi inclusi i social media e i siti di promozione e pubblicizzazione e di prenotazione comunque denominati, anche se i server sono posti al di fuori del territorio della UE e qualsiasi altro mezzo utilizzato per la pubblicità, la promozione e la commercializzazione dell’offerta delle strutture sopra citate, devono riportare, oltre alla denominazione e alla tipologia di struttura ricettiva e/o di alloggio per uso turistico, il CIR, in maniera ben visibile e chiara, nelle immediate vicinanze della denominazione e con le stesse dimensioni e carattere della denominazione stessa (13-quater, commi 7 e 8 del D.L. 30 aprile 2019 n. 34).
Lo scopo del CIR è anche lotta all’evasione fiscale?
Assolutamente sì! L’istituzione del CIR in tutte le regioni d’Italia è anche dettato dall’esigenza da parte del legislatore di misure di contrasto all’evasione fiscale. Ciò è espressamente indicato all’art. 1, comma 373, della L. 30 dicembre 2021, n. 234 che modifica un precedente decreto-legge del 2019 (art. 13-quater del decreto-legge 30 aprile 2019, n. 34), che è appunto istituente della banca dati delle strutture ricettive e degli immobili destinati alle locazioni brevi, accessibile all'amministrazione finanziaria degli enti creditori per le finalita' istituzionali.
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