La Riserva naturale di Vendicari, istituita ufficialmente nel 1984 dalla Regione Sicilia, è sicuramente una delle più interessanti attrattive del siracusano assolutamente da non perdere e si trova in provincia di Siracusa, tra la barocca Noto e l’incantevole Marzamemi. All’interno della Riserva è possibile ammirare il passaggio dell’uomo nel corso dei secoli, dai tempi più antichi all’età moderna: infatti troviamo molti insediamenti archeologici ed architettonici a partire dall’età ellenica. A questo periodo appartengono alcune latomie del V secolo a.C., vicino alla spiaggia Marianelli, che venivano utilizzate dall’ antica città greca di Eloro per la costruzione di templi e monumenti. Sempre risalenti all’età ellenica, vicino alla Torre Sveva ed in riva al mare, possiamo notare delle vasche dove avveniva la lavorazione del tonno ed una piccola necropoli. Ben visibile risulta anche un tratto dell’antica via elorina, che collegava Eloro a Siracusa.

Spostandoci nella parte sud di Vendicari, possiamo ammirare i resti dell’età bizantina (V-VI secolo). Questi resti fanno parte di un complesso chiamato “Cittadella dei Maccari“. Qui troviamo la “Facciata della Trigona“, una chiesa di pianta quadrata ed il tetto a cupola, diverse catacombe e diversi resti di abitazioni. Di epoca medievale è, invece, la Torre Sveva, che venne costruita probabilmente dal fratello di Alfonso V d’Aragona, re di Spagna e Sicilia: questa torre costituì punto di vedetta e segnalazione contro le navi dei pirati e dei nemici. Le prime informazioni sulle saline di Vendicari risalgono al Quattrocento, esse sono state di ausilio all’attività della tonnara, rimanendo in funzione fino al 1951, anno in cui un’alluvione portò alla sua chiusura. Oggi le saline rappresentano una delle più particolari attrattive della Riserva, poiché vengono utilizzate dagli uccelli come oasi di ristoro durante le loro migrazioni. Le specie di uccelli che si fermano a Vendicari sono le più verie: trampolieri, aironi, cicogne, fenicotteri, gabbiani, provenienti da tutte le parti del mondo, dall’Africa al nord Europa. Il mese di dicembre è il migliore per l’osservazione degli uccelli.

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